Ciclo mestruale: un'opportunità di salute

Impariamo fin dall’infanzia che il ciclo mestruale è un avvenimento che caratterizza la vita di una persona, di solito donna, e le fa capire che dal momento della prima mestruazione potrà poi essere in grado di riprodursi. Conosciamo il ciclo mestruale solo per la possibilità riproduttiva, associandogli caratteristiche stereotipate che non fanno che alimentare questo circolo vizioso.

 

In questo articolo ti voglio portare alla scoperta del ciclo mestruale attraverso uno sguardo nuovo, il cui messaggio vuole essere:

il ciclo mestruale è un aspetto importante della vita, imparare a conoscerlo e a prendersene cura vuol dire conoscersi e prendersi cura di sé.

 

Come ostetrica che si occupa di salute femminile dedico gran parte del mio lavoro allo studio del ciclo mestruale, un aspetto della vita poco raccontato, su cui ci sono ancora grandi lacune e a cui non si dà solitamente peso.

Studiando, ho capito che il ciclo mestruale non è un fenomeno secondario e di poco conto, anzi può dare numerosi indizi sulla salute di una persona e può essere esso stesso la guida per un cambiamento positivo del proprio benessere.

 

LA PROSPETTIVA MEDICA OCCIDENTALE

La medicina occidentale vede il ciclo mestruale come un mero evento biologico: un meccanismo dell’apparato riproduttivo femminile, preferibilmente slegato dal resto del corpo e dalla persona che lo possiede.

Quello descritto è l’approccio al ciclo mestruale nel migliore dei casi, perché molto spesso viene ritenuto talmente poco utile da poterlo persino silenziare attraverso trattamenti farmacologici.

Questo avviene soprattutto se al/alla curante vengono riportati dei sintomi fastidiosi o dolorosi: il rimedio proposto è di tamponamento del sintomo quando si manifesta (ad esempio prendere l’antidolorifico se c’è dolore durante la mestruazione), non di comprensione del perché c’è quel sintomo in modo da risalire alle sue origini.

Può capitare addirittura che ciò che la persona riporta come sintomo non venga preso in considerazione, non venga ritenuta un’informazione importante, destinando così la persona a conviverci e a convincersi che la sofferenza sia normale.

 

Secondo una revisione sistematica pubblicata nel 2006 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, soffrono di mestruazioni dolorose dal 17 all’81% di persone che mestruano.

Si comprende facilmente dall’approssimazione di questa cifra come il dolore alla mestruazione (così come altri sintomi connessi al ciclo mestruale) sia un fenomeno poco studiato e, parallelamente, chi racconta questo dolore venga poco ascoltato e preso in considerazione.

 

Si tratta quindi di una fallacia di un intero sistema che mette in secondo piano i bisogni specificamente femminili, che divengono così poco compresi e approfonditi, non di una critica ad una categoria sanitaria in particolare.

 

UN NUOVO SGUARDO AL CICLO MESTRUALE

Il ciclo mestruale può (e dovrebbe) essere guardato, studiato e approfondito attraverso nuove lenti. Le persone che chiedono aiuto per quanto riguarda il loro ciclo mestruale possono (e dovrebbero) essere ascoltate e accolte nella loro interezza.

Il ciclo mestruale infatti non è un fenomeno distinto dal resto del corpo, di cui occuparsi separatamente: il ciclo mestruale concorre all’equilibrio di benessere dell’intero corpo, in un sistema di ingranaggi spettacolare.

 

I sintomi che il corpo invia, in riferimento al ciclo mestruale, sono dei messaggi. Come tutti i messaggi, stanno ad indicare qualcosa, che merita attenzione e approfondimento.

 

Il dolore durante la mestruazione non è solo dolore. E sicuramente non deve essere concepito come un dolore da sopportare per natura.

Il dolore mestruale può avere diverse origini, che si possono confermare o escludere ascoltando in modo approfondito il racconto della persona. È sicuramente un dolore che merita attenzione e ascolto, non di certo di essere silenziato nel più breve tempo possibile.

 

Quando parliamo di “sintomi” del ciclo mestruale, dovremmo pensare anche a quelli non strettamente organici ma che influenzano maggiormente la sfera emotiva e comportamentale.

 

È credenza comune che il periodo che precede la mestruazione sia una fase critica per la persona che la vive, che una donna sia nervosa o arrabbiata perché “le stanno venendo le sue cose”.

Questi stereotipi non fanno che alimentare la scarsa conoscenza che si ha sul ciclo, arrivando anche ad influenzare il mondo sanitario, in un circolo vizioso.

Ebbene, anche i fenomeni emotivi e psicologici relativi al ciclo mestruale sono dei messaggi, i quali, se indagati e assecondati, possono permettere alla persona e alla/al professionista che la segue di lavorare per il benessere globale.

 

Capirai ora che silenziare un segnale, come spesso si fa, non è in un nessun modo di beneficio, poichè la causa primaria continua ad essere latente (così come probabilmente i segnali che invia il corpo in altri suoi distretti).

 

CICLO MESTRUALE COME OPPORTUNITÀ DI BENESSERE

Il ciclo mestruale può veramente essere uno specchio per la propria salute globale, se sappiamo come conoscerlo ed interpretarlo.

Questa conoscenza non dovrebbe, inoltre, essere posseduta dai soli professionisti ma è ovviamente molto più utile che ce l’abbiano le persone stesse. In questo modo chi ha il ciclo può davvero essere protagonista del suo benessere e chiedere, se necessario, aiuto in modo molto più puntuale.

Il ciclo mestruale, in questo nuovo sguardo, diventa un’opportunità di benessere per la persona che lo vive. Saperne riconoscere le fasi e decifrare i segnali è fondamentale per mantenere il proprio benessere o accoglierne i cambiamenti.

 

Ogni esperienza è individuale e merita rispetto, se ti va di raccontarmi le tue esperienze nel mondo del ciclo mestruale, sei benvenut* nei commenti.

 

Un abbraccio,

Eleonora

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