Fase premestruale: conoscerla per viverla al meglio
Ti sei mai trovatə nella situazione di stare male puntualmente una volta al mese, prima dell’arrivo delle mestruazioni?
Quella sensazione di malessere, irritabilità, stanchezza, malumore.
In questo articolo ti vorrei parlare proprio della fase premestruale. Di perché molte persone la vivono come un periodo da superare, da dimenticare e soprattutto come poterla affrontare al meglio.
Come ostetrica e professionista della salute mi occupo di salute nel ciclo mestruale, di sessualità e di pavimento pelvico.
Queste sono le tematiche che mi appassionano e che mi impegnano ogni giorno sul fronte del lavoro con le persone e come professionista divulgatrice.
LA MIA STORIA
Ti vorrei raccontare una storia, la mia storia, la storia del mio ciclo mestruale.
Non è molto difficile perché per moltissimi anni non ho mai avuto un rapporto con il mio ciclo.
Questo è successo perché per molti anni l’ho silenziato attraverso la contraccezione ormonale.
Se non dovessi saperlo, la contraccezione ormonale, come ad esempio la pillola o l’anello contraccettivo, è un insieme di ormoni che vengono assunti e che rimpiazzano gli ormoni naturali del ciclo mestruale.
Per anni non ho quindi avuto quelle fluttuazioni di fase in fase nel ciclo mestruale e mi sono invece trovata a vivere in modo lineare, proprio per effetto di questi ormoni.
Quando ho smesso con la pillola mi sono trovata in una situazione di confusione, molto spaesata, proprio perché non avevo mai avuto modo di vivere queste fluttuazioni del ciclo e di creare un rapporto di sintonia con queste fasi e con il ciclo stesso o con la mestruazione.
La situazione era talmente tanto confusionaria che non riuscivo a distinguere fase da fase. Vedevo le mestruazioni, perché si manifestano attraverso il sangue, ma non riuscivo ad orientarmi.
Questa situazione mi provocava parecchi disturbi, sia a livello emotivo, perché comunque non mi riconoscevo, sia a livello fisico, perché il mio corpo era un po’ in subbuglio.
La mia svolta
La situazione che ti ho raccontato è proseguita fino a quando ho cominciato ad occuparmi di ciclo mestruale attraverso il mio lavoro.
Ho cominciato a prendere parte a diversi corsi professionali proprio sul ciclo mestruale, sempre più approfonditi, e ho studiato il tema (e continuo a farlo).
Ho cominciato così a mettere insieme i pezzi, ma soprattutto ho imparato ed ho iniziato ad ascoltarmi.
In questa fase della mia vita ho capito quanto fosse importante iniziare a prendermi cura di me per poter prendermi cura delle altre persone.
Io volevo occuparmi di ciclo mestruale come ostetrica, ma questo non è stato possibile fino a quando non avessi instaurato un rapporto vero e proprio con il mio ciclo mestruale.
Cosa ho realizzato quindi in questo periodo?
Ho capito innanzitutto come funziona realmente il ciclo mestruale, perché nonostante anni di formazione universitaria, non era ancora ben chiaro.
Lo so che può sembrare strano, ma ti assicuro che il modo in cui viene raccontato il ciclo mestruale è veramente criptato e superficiale, rispetto a cosa succede realmente.
Per di più, il ciclo mestruale non viene mai raccontato come un qualcosa che fa parte di una persona, in modo da renderla consapevole di quello che le sta succedendo. Viene sempre raccontato invece in modo molto schematico, molto accademico, ma che in realtà di noi stessə non dice molto.
Quindi, come ti dicevo, ho imparato come funziona fisiologicamente, normalmente il ciclo mestruale, ma soprattutto come funziona in me.
Ho imparato ad ascoltarmi e a conoscere il mio ciclo, soprattutto per quanto riguarda la fase premestruale.
Vorrei lasciare anche a te alcuni messaggi su questa fase, proprio per quello che ha aiutato anche a me a gestirla ed affrontarla al meglio.
CHE COSA HO IMPARATO
Questa fase è governata da un ormone che si chiama progesterone.
Il progesterone è un ormone che rallenta, un ormone che ti permette di mettere le radici, di fermarti e di ascoltarti. Proprio quello di cui c’era bisogno di fare, direi.
È l’ormone della calma, della lentezza, dell’introspezione.
Può sembrare un paradosso che io ti dica che l’ormone progesterone è l’ormone della calma, quando invece siamo qui per dirci che molto spesso la fase premestruale viene vissuta dalle persone come una fase di malessere e di irritabilità.
Ma sta proprio qui la chiave.
Se noi sappiamo come funziona il progesterone, potremo anche vedere, un po’ alla volta, come non andare contro questo ormone.
Come non andare contro questa fase della vita che si ripete in modo ciclico attraverso il ciclo mestruale.
Cosa ti voglio dire?
Che molto spesso nella nostra vita, non sentendo questa frase, non conoscendola, non percependola su di noi, tendiamo ad andare proprio nella direzione opposta di quanto invece ci permetterebbe di fare il progesterone.
Al posto di prenderci dei momenti, prenderci la calma in alcune fasi di bisogno, tendiamo sempre ad andare come un treno: a produrre, a fare, a ragionare, sempre come se fossimo delle macchine, come se fossimo delle macchine lineari.
La parola ciclo, però, ci fa capire che è il contrario di linearità.
Andare nella direzione opposta al progesterone crea frustrazione.
Ed è proprio in questa frustrazione che si verifica il malessere legato a questa fase del ciclo mestruale.
Vorrei sottolineare che non è colpa delle singole persone l’andare avanti costantemente senza ascoltarsi e porsi domande. È una conseguenza della società capitalista, patriarcale e della performance.
Torniamo a che cosa ho fatto quando ho scoperto il mio ciclo mestruale.
Dopo essermi ascoltata e aver conosciuto il mio ciclo, ho imparato ad assecondare queste fasi del ciclo, in particolare la fase premestruale.
Ho cercato sempre di più di andare nella direzione del progesterone: quella della calma, della lentezza, invece che nella direzione opposta.
Tutto questo è stato possibile proprio grazie alla consapevolezza della ciclicità.
La consapevolezza che essendo un ciclo ed essendo fatto di diverse fasi, in particolare quattro fasi,
ad ogni fase se ne succede un’altra.
Quindi, anche se una certa fase “non ci piace” in un certo momento, sappiamo che verrà superata, anche abbastanza rapidamente, e che ce ne sarà un’altra da cui ripartire.
In particolare, la fase del progesterone ci vuole dire che possiamo andare fino agli abissi, scendere, andare all’essenziale, radicarci, ma poi risaliremo attraverso una nuova fase, attraverso un nuovo ciclo.
COSA PUOI FARE ANCHE TU
Ora ti vorrei dire che cosa puoi fare anche tu per conoscere al meglio questa fase su di te e saperla affrontare, ciclo dopo ciclo, nel modo migliore possibile, senza frustrazione.
Essendo il progesterone, l’ormone che governa la fase premestruale, un ormone che tende fisiologicamente, naturalmente a rallentare non solo il nostro corpo, ma anche i nostri pensieri e tutta la nostra persona, non possiamo fare altro che ascoltarlo e assecondarlo, andare nella stessa direzione.
Vale a dire ascoltare i nostri bisogni e sentire proprio di che cosa abbiamo bisogno in questo periodo del ciclo.
Potremmo sentire di aver bisogno di riposare, di fermarci, di stare.
Cosa ovviamente non facile, visto che abbiamo detto che il malessere che si prova in questa fase è proprio dato dall’opposizione tra che cosa ci direbbe il nostro corpo e quello che invece dobbiamo o siamo portatə sempre a fare.
Un modo per fermarci è quello di stare nel qui ed ora.
Adesso ti proporrò alcune attività che consentono proprio, per loro natura, di stare nel momento presente. Ovviamente sono solo degli esempi: ogni persona troverà le attività preferite a seconda di attitudini, preferenze e possibilità.
Connettersi al proprio respiro è una delle pratiche più efficaci che consentono di stare nel momento presente, senza andare oltre con corpo e pensieri.
Altri modi possono essere le attività manuali, come ad esempio il cucito, il disegno l’intagliare il legno…
In generale, più essere utile qualsiasi cosa che consenta di prenderci cura di noi stessə, della nostra persona.
Anche spalmarsi una crema sulla pelle, se fatto con una certa intenzione!
Prendersi cura di sé vuol dire semplicemente conoscersi e fare quello di cui si avrebbe bisogno.
Se non sai, come era successo a me, in quale fase del ciclo ti ritrovi, puoi partire proprio dal tenere traccia del tuo ciclo: tenere un diario del ciclo mestruale.
Puoi vedere giorno dopo giorno che cosa succede al tuo corpo, ma anche le tue sensazioni, a quello che provi, all’energia che senti, alla relazione che senti di instaurare con altre persone o con il contesto che ti circonda.
Questo ti aiuterà molto a focalizzarti sul tuo ciclo mestruale, ma anche a notare i vari cambiamenti che avvengono nelle varie fasi.
La cosa più facile è partire da qualcosa di tangibile visivamente, come la mestruazione (quando c’è).
CONCLUSIONI
Siamo arrivatə alla conclusione di questo articolo.
Abbiamo visto quali possono essere le origini dei disturbi legati alla fase premestruale e che cosa fare per iniziare a prendersene cura.
Se questo articolo ti è piaciuto ti invito a farmelo sapere scrivendomi e condividendolo con altre persone!
So che molto spesso non è facile prendersi il tempo per fare tutto ciò che abbiamo detto, ma il solo fatto che tu sia arrivatə fino a qui, sta a dimostrare che un primo passo in questa direzione, nella direzione del progesterone, l’hai già fatto.
Ora non mi resta che augurarti una buona scoperta di te e del tuo ciclo.
Un abbraccio,
Eleonora
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